JESOLO REGALA SEMPRE GARE DI LIVELLO
Si è da poco consumata, in quel di Jesolo, la seconda prova del Rotax Max Challenge Italia, valevole per la zona Nord del trofeo. La storica Pista Azzurra ha dato vita a gare “tirate” ed incerte, il tutto condito da un asfalto rovente , scaldato dalle temperature che hanno toccato i 36C, mettendo così piloti e team a dura prova nel cercare i migliori settaggi in condizioni climatiche quasi estreme.
LA CRONACA
Tra i 6 protagonisti della Rotax Mini, è Davide Bottaro (Irt) a mettere a segno la pole position, con il tempo record di 50.9. Segue lo slovacco Nik Trobec, che lo afficanca in prima fila. Allo start di gara-1 è subito allungo per Bottaro, che guadagna qualche decimo di vantaggio, lasciando Trobec e Berruti a lottare per il secondo posto. Al giro 5 è Berruti a sferrare l’attacco su Trobec, il quale si disunisce e si espone anche all’attacco di Brando Badoni (FooDrivers), vincitore ad Adria. La lotta tra questi due consente a Berruti di respirare ed allungare leggermente. Bottaro vince quindi in scioltezza, seguito da Matteo Berruti e da Trobec, che nel finale ha la meglio su Badoni. Sarà proprio Trobec il protagonista di gara-2, con una super partenza che lo porta subito al secondo posto, ad insidiare da vicino Bottaro. Berruti scivola terzo ed inizia un ripetuto scambio di posizioni con Badoni, che si risolverà solo nel finale. Al penultimo giro, si accende la lotta tra Bottaro e Trobec, con quest’ultimo che sferra l’attacco decisivo nel tornantino e va a prendersi la vittoria. Berruti ha la meglio su Badoni per la P3, mentre poco più staccati chiudono Lanzara e Santese (54SC). Dopo la gara di Jesolo, è Davide Bottaro a prendersi la leadership in classifica, scavalcando Badoni.
La Rotax Junior si rivela ancor una volta la categoria più combattuta ed avvincente del trofeo, con 16 piloti pronti a darsi barttaglia sulla pista jesolana. A prendersi la pole position è ancora Leonardo Baccaglini (54SC), siglando oltretutto il record internazionale, unico al mondo sotto i 48”. Al suo fianco Alberto Kiko Fracassi (LKA Dannic), alla prima gara in Junior dopo un lungo trascorso ai vertici della Mini Rotax. Alla partenza di gara-1 è fin troppo buona la partenza di Fracassi, che non può sfuggire all’occhio degli stewards, che gli infliggeranno poi una penalità per jump start. Baccaglini si getta all’inseguimento insieme ad Andrea Giudice (FooDrivers), mentre è accesissima la lotta dal quarto posto in giù, con un gruppetto composto da Pons, Zonrgno, Perinazzo, Marotto e Perduca. Un contatto tra Perinazzo e Zorgno mette fuori scena il pilota della 54Sc, mentre Pons approfitta delle scaramucce nel gruppo per respirare leggermente. A 3 giri dal termine Baccaglini porta l’attacco su Fracassi prendendosi la leadership della gara, con Giudice che approfitta dell’incertezza di Kiko per portarsi al secondo posto. Vince Baccaglini che fa così 3 su 3, Giudice è secondo e la penalità di 5” per Fracassi lo porta al quarto posto facendo salire Pons in terza piazza. Una partenza fulminea in gara-2 per Pietro Pons (Honolulu Racing) lo proietta subito in testa, ma la festa per lui dura solo poche curve, in quanto saranno Andrea Giudice e Kiko Fracassi a scavalcarlo poco dopo. Baccaglini è invece autore di un pessimo start e scivola a centro gruppo. I primi due hanno un passo diverso ed allungano. La lotta per il terzo posto è tra Andrea Perduca (Honolulu Racing) ed Emanuele Marotto (LKA Dannic), che si scambiano più volte la posizione. Ad approfittare della bagarre è ancora una volta Pons, che passa terzo, ma poco dopo è Baccaglini, ripresosi da un brutto avvio, a rientrare in zona podio. Meritata vittoria per Andrea Giudice, che chiude primo al traguardo nonostante la continua pressione di Fracassi, ottimo secondo. Baccaglini rafforza la sua posizione da leader con il terzo posto sul podio. Pons è quarto. In campionato è appunto Baccaglini il leader indiscusso, seguito da Giudice, Pons, Perduca e Martotto a chiudere la top-5.
Bella anche la gara della Rotax Max, con un Michele Chizzali che mette a segno una super pole position in 46.9, dimostrando che la competitività vista ad Adria non era un semplice fuoco di paglia. Al suo fianco Nicola Guerra (54SC), leader della classifica di zona. I piloti della LKA Dannic, Luca Zamburlini e Jacopo Sisti scattano dalla seconda fila. Solo terza fila per il campione 2019 in carica Elia Galvanin (KSB). In gara-1 Chizzali parte bene e prende il largo, mentre Galvanin recupera posizioni e si porta terzo, alle spalle di Guerra. Chizzali ha più ritmo e prende margine, mentre si forma un terzetto ad inseguirlo con Guerra, Galvanin e Zamburlini chiusi in pochi decimi. Un altro problema tecnico, porta ancora fuori gioco Zamburlini (secondo DNF consecutivo per lui), lasciando Guerra e Galvanin a lottare soli per il podio. Chizzali va a vincere con margine, Guerra tinene a bada Galvanin per il secondo posto, mentre chiuide quarto Sisti. Subito paura in gara-2 con un contatto multiplo al via tra i piloti Francesco Tovo (GPZ) e Savchiuk Sergerl (KartArena), che provoca una bandiera rossa ed un nuovo start. Chizzali allunga subito, avvantaggiato anche dalla lotta al via tra Guerra e Galvanin, con quest’ultimo che riesce a prendersi il secondo posto. Dopo il ritiro in gara-1, Zamburlini riesce pian piano a scalare il gruppone fino a portarsi al quarto posto, e nel finale va ad insidiare addirittura Guerra per il podio. Ma non è facile scalzare dal podio il pilota della 54Sc, che non cede alla pressione e tiene bene la P3, con Chizzali che trionfa e Galvanin che chiude in seconda posizione. Chizzali è inoltre il nuovo leader del campionato, scavalcando Guerra.
La DD2 entra in scena con la pole position record di Michael Rosina (54SC) in 46.081, affiancato, a quasi due decimi, da Cristian Trolese (Ktre). In gara-1 è subito un grande start per Rosina, che tenta subito l’allungo. Trolese prova ad inseguirlo e si ritrova nel panino dei piloti 54Sc, dato che Munaretto lo insidia da vicino. La gara procede in modo regolare con Rosina che vince, davanti a Trolese e Munaretto. Gara-2 vede subito il brutto start di Trolese, che rimane leggermente attardato al via lasciando Munaretto ad inseguire Rosina. Meno facile la fuga di Rosina questa volta, ma il compito gli diviene più facile quando Munaretto è costretto al ritiro per guai tecnici. È Trolese a salire quindi secondo, con Nicola Felappi (Honolulu Racing) terzo e Alessandro Fardin quarto. La lotta tra Gregorio Bertocco e Marta Bussola porta la pilota Intrepid a chiudere la top five, anche grazie alla penalità di 5” inflitta a Bertocco. Per quanto riguarda la DD2 Master è dominio di Emilio Pecci (54SC) che mette a segno una doppietta, inseguito sempre dal camppione in carica Fabio Cretti (Honolulu). Nella Gentlman Emilio Furlan e Massimo Corsini si spartiscono le vittorie.
Ufficio Stampa Rotax Italia.